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sabato 4 dicembre 2021

INIZIATIVA DEI GRUPPI AMBIENTALISTI SULLA PEDEMONTANA IL 9-12-021 AD ARCORE

Un'iniziativa curata da un gruppo di soggetti ambientalisti della provincia di MB, già sottoscrittori della lettera a Cingolani e alla BEI e promotori dei presidi del 23-maggio 2021 di #FermiamoPedemontana.
Un'occasione per un confronto diretto sulla Pedemontana con chi opera nelle Istituzioni .

Dopo decenni sembra si avvicini sempre di più la concretizzazione del completamento dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, mentre la tratta D, stralciata dall’iter, rimane in attesa di decisioni.
Non per questo le nette opposizioni o le forti e diffuse perplessità sono venute meno. Non è comunque il momento della rassegnazione.
Le associazioni, i gruppi e le liste civiche che si sono mobilitate contro l'infrastruttura confermano la loro contrarietà e il loro impegno prioritario per la tutela dell’ambiente e del territorio che verrebbero pesantemente compromessi dal passaggio dell’autostrada.
La parte del mondo politico, che nel corso degli anni ha assunto posizioni sempre più critiche e si pone almeno l'obiettivo di contenere la devastazione ambientale che Pedemontana produrrà, deve rendere esplicite le proposte di riduzione del danno e l’operato per concretizzarle. Le Amministrazioni e gli Enti istituzionali che rappresentano il territorio devono fronteggiare propensioni differenti e talora opposte dei propri cittadini, correndo il rischio di non riuscire a definire con chiarezza l’azione da esercitare. Sono in campo visioni differenti dello sviluppo, della tutela ambientale, della mobilità e del trasporto in Brianza. Portarle a sintesi è complicato, anche per i contrastanti interessi politici ed economici in gioco.
Le associazioni, i gruppi e le liste che hanno promosso la manifestazione con una serie di presidi dello scorso 23 maggio propongono ora un confronto pubblico con istituzioni e cittadini.
Non deve essere, non può essere una carrellata di posizioni, pur rispettabili pro o contro, oppure l'esposizione di idee e intenti per contenere l'impatto dell'autostrada e per ottenere “ricompense” per un danno al territorio che risulterà comunque irrimediabile.

Ora è il momento:

*** Per chi vuole e cerca di fermare Pedemontana, di utilizzare tutti gli strumenti politici e giudiziari disponibili e percorribili, di proseguire con le segnalazioni anche presso i ministeri competenti e gli organismi economici nazionali ed europei che partecipano al finanziamento dell'autostrada informando sulle incongruità del progetto e smantellando la falsa narrazione che lo descrive come “green”.

*** Per chi vuol ridurne il danno, di indicare le modalità che intende proporre, perché non sono sufficienti idee attraenti, ma è necessario considerare i vincoli progettuali e economici definiti dal percorso finora compiuto e le possibilità di introdurre modifiche anche e soprattutto a mezzo di un “pressing” politico nei confronti di coloro che ribadiscono l’impossibilità di modificare un progetto che passerà prossimamente alla fase esecutiva.
Va anche definita una serie di richieste migliorative che riguardano entrambe le tratte B2 e C e sarebbe necessario costruire un deciso rafforzamento delle compensazioni ambientali e delle mitigazioni che aggiungano opere, risorse e criteri nuovi di scelta e di gestione delle stesse.

*** Per chi Pedemontana vuol farla, di essere cosciente e consapevole che il bilancio per il territorio causato quest'opera sarà devastante per l'ambiente, molto incerto sul piano della redditività, dalla dubbia efficacia nella risoluzione dei problemi del traffico locale e che divorerà una quantità enorme di risorse destinabili altrimenti a costruire un futuro diverso per la mobilità e i trasporti in Brianza.

Incontriamoci ad Arcore in Villa Borromeo 
per l’evento
Pedemontana: l’ora della Verità
Giovedì 9 Dicembre ore 21

Intervengono:
Gruppi ambientalisti delle tratte B2 e C e Legambiente Lombardia, Sindaci di Arcore, Vimercate e altri Comuni, Consiglieri Regionali e Parlamentari, A.Lanzani docente Politecnico Milano, M.Speziali Direttore MBNews.

Evento organizzato in collaborazione con il Comune di Arcore
Numero presenti limitato da norme su pandemia – obbligo Green Pass 
prenotazione con mail a meltingpotarcore3@gmail.com

I proponenti:
Associazione Colli Briantei,
Alternativa Verde Desio,
Legambiente circolo Gaia Usmate e Velate,
Legambiente circolo Laura Conti Seveso,
Legambiente Seregno aps,
Casa della Sinistra Seregno,
Seveso Futura,
Coordinamento No Pedemontana,
Comitato Ambiente Bovisio Masciago,
Sinistra e Ambiente Meda,
Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda,
ImmaginArcore,
Un Parco per Bernareggio,
Gruppo Acquisti Solidali GAS Vitale Arcore,
Passione Civica per Cesano Maderno,
Lista Civica Altra Bovisio Masciago.

mercoledì 13 ottobre 2021

LA PEDEMONTANA NON HA NULLA DI "GREEN". GLI AMBIENTALISTI SCRIVONO A CINGOLANI


I gruppi, le associazioni ambientaliste e le liste civiche organizzatrici dell’iniziativa #FermiamoPedemontana del maggio 2021 hanno scritto al Ministro Cingolani e per conoscenza al Presidente del Consiglio Draghi e al Ministro delle Infrastrutture Giovannini, chiedendo un incontro ed evidenziando le motivazioni di contrarietà al completamento dell’autostrada Pedemontana Lombarda.
Il Ministero, cosiddetto della Transizione Ecologica, retto da Roberto Cingolani, ha purtroppo assunto recentemente un ruolo di rilievo nel consentire un passo in avanti nel finanziamento dell’infrastruttura.
A sorprendere sono state le inusuali motivazioni di sostegno all’autostrada, utilizzate dal Ministero e da una pluralità di soggetti istituzionali e non. Un'opera non connotata da elementi innovativi e incompatibile con l’ambiente è stata trasformata in intervento meritorio di appartenere alla transizione ecologica. 
Un ribaltamento della realtà.
Le associazioni, i gruppi ambientalisti e liste civiche della Brianza da anni impegnati sul territorio per rendere possibile una migliore qualità della vita contrastano la realizzazione di un’autostrada su questo territorio.
Con sforzo e serietà, questi soggetti hanno anche analizzato la documentazione tecnica, cercando di valutare i pro e i contro della Pedemontana Lombarda.
Di questa autostrada, le tratte A e B1, le tangenziali di Como e Varese finora realizzate e già in esercizio, con l’esborso di 1,2 Mld di denaro pubblico, hanno percorrenze lontane da quelle preventivate (22.000 veicoli giorno invece dei 60.000 ipotizzati). Il bilancio è poi disastroso per l’ambiente con lo sventramento del Bosco della Moronera a Lomazzo, il dimezzamento di quello della Battù a Lazzate e con terreni agricoli distrutti o frazionati. Delle previste compensazioni ambientali, alcune non sono ancora state realizzate, altre sono state ridotte o snaturate rispetto al progetto originale.
Il completamento delle due successive tratte, la B2 e la C (la D è stata temporaneamente stralciata) insisterebbe su un territorio fortemente urbanizzato, con il rischio che comporta l’attraversamento delle aree ancora contaminate dalla Diossina TCDD del disastro Icmesa del 1976 a Meda, Seveso, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e dove v’è un progetto di bonifica insufficiente e al risparmio già approvato. Su entrambe le tratte B2 e C, la Pedemontana occuperebbe e distruggerebbe aree verdi e boscate, anche di pregio all’interno di Parchi e per questo coperte da tutele (PLIS GruBria, Parco Regionale Valle Lambro, PLIS Colli Briantei, PLIS della Molgora e PLIS del Rio Vallone – ora raggruppati nel Pane). 
Un disastro per l’ambiente e gli ecosistemi che nessuno può negare e che non si può ignorare.
L’autostrada non produce poi soluzioni reali ai problemi viabilistici per i quali è stata pensata ormai decenni fa.
Come evidenziato da studi, analisi tecniche e proiezioni, il pedaggiamento di una arteria con un traffico di breve e media percorrenza comporterà il travaso di flussi sul sistema viario locale, esattamente il contrario di quanto viene affermato per giustificare l’avanzamento dell’opera. 
Non vi sarà dunque un alleggerimento del traffico locale bensì un incremento.
E’ stata dunque mera propaganda da parte degli ostinati fautori dell’infrastruttura, definire l'opera come una GreenHighway, sminuendo o negando l’impatto pesantissimo su un territorio che ha un bisogno estremo di preservare le aree verdi e libere assediate da cemento e asfalto.
Il progetto Pedemontana è andato incontro a grandi difficoltà perchè è sempre stato ritenuto non appetibile per i soggetti privati che avrebbero dovuto finanziarne la realizzazione con il Project Financing.
Per concretizzarla s’è dovuto ricorrere in extremis al concorso benevolo del Ministero della Transazione Ecologica che ha spinto, dopo la Brebemi anche per la Pedemontana, per concedere ulteriori risorse pubbliche. Del privato si continua a veder ben poco, considerando che le due autostrade continuano a produrre perdite e non profitti.
Le associazioni, i gruppi e liste civiche non si sono mai rassegnate a limitare il proprio ruolo a quello di una critica che comunque potrebbe risultare positiva se producesse un contenimento dei danni.
Nel corso degli anni siamo stati portatori di proposte alternative alla realizzazione di Pedemontana, indicando un approccio differente su trasportistica e mobilità con azioni e investimenti diversificati.
Non siamo soli in questa azione di critica e contrasto all’autostrada perchè nel tempo l'insofferenza all’antropizzazione e all'urbanizzazione del territorio è cresciuta così come è cresciuta la voglia di ecologia e naturalità nella qualità della vita.
Molte comunità del territorio ci sostengono e anche numerosi rappresentanti di istituzioni e forze politiche disapprovano e manifestano perplessità verso il completamento della Pedemontana.

E’ anacronistico e segno di un’incapacità in una corretta ed equilibrata gestione del territorio continuare imperterriti a proporre e a realizzare infrastrutture autostradali che il territorio lo divorano senza rispetto per la vita umana, animale e vegetale, portando per altro nuovo traffico veicolare senza nemmeno risolvere le criticità della locale rete viabilistica.

Certamente simili scelte si pongono fuori della tanto evocata “transizione ecologica”, obiettivo che tutti, dal Governo, ai Ministeri, alle Regioni, alle Provincie e ai Comuni dovrebbero perseguire con impegno e costanza.

Associazione Colli Briantei, Alternativa Verde Desio,
Legambiente circolo Laura Conti Seveso,
Legambiente Seregno, Legambiente circolo Gaia Usmate e Velate,
Coordinamento No Pedemontana, Comitato Ambiente Bovisio Masciago,
Casa della Sinistra Seregno, Sinistra e Ambiente Meda,
Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, Seveso Futura,
Un Parco per Bernareggio,
Passione Civica per Cesano, Gruppo Acquisti Solidali GAS Vitale Arcore,
ImmaginArcore

La lettera inviata al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, per conoscenza al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.

sabato 15 maggio 2021

IL 23-05-021 I GRUPPI AMBIENTALISTI SI MOBILITANO CONTRO IL COMPLETAMENTO DELLA PEDEMONTANA


I gruppi e le associazioni ambientaliste, dopo il videoconfronto con i politici locali di sabato 8-5-021 sulla Pedemontana, promuovono un'altra iniziativa per comunicare la propria contrarietà al completamento dell'autostrada.

Si tratta di una serie di presidi che si terranno in più località lungo il progettato tracciato delle tratte B2, C e inizio D dell'infrastruttura. Qui puoi cliccare e vedere la mappa e aprire le descrizioni sui presidi.
L'evento sarà adeguatamente diffuso con diretta su FB e ad ogni presidio, i gruppi locali evidenzieranno le pesanti criticità di questa inutile, dispendiosa e impattante autostrada.

Per Meda e Seveso, Sinistra e Ambiente, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà, Legambiente circolo Laura Conti di Seveso e Seveso Futura organizzeranno e saranno presenti al presidio nell'area libera di via della Roggia, via dei Vignee, via Senofonte - potenziale zona di ampliamento del Bosco delle Querce.
Questo spazio verrebbe totalmente compromesso dalle opere di viabilità complementare, dalla vasca di laminazione e, in fase realizzativa, dal cantiere.
Da non dimenticare: lì come altrove, il suolo è ancora contaminato dalla Diossina TCDD del disastro Icmesa del 1976. Su quest'area produrremo presto una scheda informativa correlata all'iniziativa del 23-05-021.


PEDEMONTANA: FERMIAMOLA.

Rieccoci con Pedemontana, un’autostrada che si aggiunge a strade già presenti e che poi porterà a chiedere altre strade.
In Brianza c'è molta ricchezza, ma un basso livello di qualità della vita, a causa dell'eccessiva urbanizzazione, del traffico caotico e della mortifera qualità dell’aria.
E' un modello di sviluppo da cambiare perché la Brianza non può e non deve essere un deserto di asfalto e cemento.
Sul tracciato dell’autostrada da completare, le criticità si sommano e le soluzioni non sono all’altezza.
Si pensa di affrontare il problema della Diossina TCDD, prodotta dal disastro dell'ICMESA e presente sulla tratta B2 (da Meda a Bovisio Masciago) con un Progetto Operativo di Bonifica “al risparmio”, insufficiente e comunque rischioso a causa della movimentazione di terreno contaminato.
Occupazione e devastazione di aree libere verdi e boscate di pregio interesseranno la tratta C (da Cesano Maderno a Vimercate) che nella prima parte attraversa pure un territorio particolarmente antropizzato. Lo stesso avverrà per la D (da Vimercate a Dalmine).
Non va dimenticato, per le tratte A e B1 già in esercizio, il bilancio economico insostenibile, con percorrenze ben lontane da quelle inizialmente previste e un resoconto ambientale disastroso con lo
sventramento del Bosco della Moronera a Lomazzo, il dimezzamento di quello della Battù a Lazzate e coi terreni agricoli distrutti. A questo va aggiunto il mancato completamento di tutte le compensazioni ambientali previste, alcune delle quali sono state ridotte o snaturate rispetto al progetto originale.
Dinanzi a tale rovinoso scenario, serve fermarsi, serve rinunciare al completamento dell’infrastruttura.
L'idea di Pedemontana è vecchia di 40 anni ed è da sempre sostenuta dagli interessi economici forti, rappresentati non solo dalle imprese legate alle costruzioni, ma anche da quelle che traggono profitto dalla costante urbanizzazione conseguente ad ogni nuova strada.
Pedemontana è ferma da tempo per mancanza di finanziamenti dagli investitori privati.
Regione Lombardia continua però a volerne ostinatamente il completamento, cercando, di attirare capitale privato con ambigue operazioni di supporto a mezzo di risorse pubbliche e sperando di attingere alla montagna di soldi in gioco anche per le infrastrutture.
In Brianza queste risorse economiche sarebbero molto più utili per realizzare infrastrutture non stradali, quali tramvie e metropolitane, per rafforzare la rete ferroviaria e la ciclabilità e per la scuola, per il welfare, per il sistema sanitario territoriale e la prevenzione.
Il dopo Covid sarà – ce lo auguriamo e operiamo per questo fine - un mondo diverso da quello di prima, anche in termini di mobilità e viabilità, si progetta il futuro guardando avanti e non indietro.
Pedemontana devasterebbe ulteriormente il territorio e aggiungerebbe problemi a problemi per l'ulteriore antropizzazione che essa induce. Non rappresenta la soluzione più adeguata ai bisogni di mobilità della Brianza, diversi secondo le aree.
Servono interventi differenti da quelli offerti da un'autostrada a pagamento, meno frequentata di quanto previsto anni fa e che congestionerà ulteriormente il traffico locale invece di alleggerirlo.
Chi si ostina a volere il completamento di questa impattante autostrada che ha un bilancio economico e ambientale disastroso, ci inganna perpetuando un modello di sviluppo sconsiderato e insostenibile e certo non vuole una vera transizione ecologica.

Si informa della possibilità di sottoscrivere la petizione “Fermiamo Pedemontana” su change.org e la petizione europea n. 0321/2020 ''No alla costruzione dell'A.P.L.''
 

Associazioni e gruppi ambientalisti per una mobilità sostenibile 
invitano i cittadini ai presidi
DOMENICA 23 MAGGIO 2021 DALLE ORE 9.00/10.00 
lungo il progettato tracciato autostradale:


1. SEVESO all’area verde prossima al Bosco delle Querce 
di via della Roggia, via dei Vignee, via Senofonte
2. BOVISIO MASCIAGO in via Cantù angolo corso Milano
3. DESIO presso parcheggio di via Michelini
in zona futuro svincolo di Pedemontana
4. BIASSONO 1 al sentiero delle Valli, 
svincolo tra futura autostrada e nuova SP6
5. BIASSONO 2 via Parco angolo via Madonna delle Nevi 
ad ovest del Lambro e della ferrovia MI/LC
6. ARCORE in Piazza Durini
7. VELASCA fraz. di Vimercate in Piazza Giordano Bruno
8. CARNATE in Via Gargantini sul sentiero di Passirano – Carnate
9. VIMERCATE/SULBIATE in Via Cascina Ca 
ingresso da via San Nazzaro di Vimercate

Ai presidi, gestiti dai gruppi locali, verranno illustrate 
le pesanti criticità indotte dall’autostrada

Promuovono:

Ass. Colli Briantei, Alternativa Verde Desio, Casa della Sinistra Seregno, 
Comitato Parco Groane Brughiera, Coordinamento No Pedemontana, 
Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Legambiente Biassono,
Legambiente circolo Gaia Usmate e Velate, Legambiente Seregno, 
Legambiente circolo Laura Conti di Seveso, Legambiente Desio, 
Lista per Biassono, Lista Altra Bovisio, Lista Passione Civica Cesano M,
Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, 
Gruppo Valle Nava Casatenovo, ImmaginArcore, Meltingpot Arcore, 
Monza per un Buon Clima, 
Fridays For Future Brianza, Fridays For Future Vimercate, Fridays For Future Bellusco
Seveso Futura, Sinistra per Desio, Un Parco per Bernareggio