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giovedì 22 dicembre 2022

COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI: UN INCONTRO A MEDA PER PARLARNE E FARE IL PUNTO


Comunità Energetiche Rinnovabili:
un prezioso strumento di cittadinanza attiva

 

Il 6 dicembre 2022 si è tenuto un incontro pubblico dal titolo “Comunità Energetiche, dal dire al fare”. All’incontro Sinistra e Ambiente – Impulsi era presente per raccogliere informazioni e per valutarne i contenuti.
Se scopo della riunione, organizzata dall’amministrazione comunale di Meda, era quello di spiegare cosa siano le comunità energetiche rinnovabili e di fornire le informazioni necessarie per avviarle, si può certamente affermare che il risultato sia stato solo parzialmente conseguito.
Chi scrive ha dovuto ricorrere alla successiva ricerca e lettura di testi per integrare quanto nella serata è emerso faticosamente. Colpa in parte di una regia che ha previsto interventi che avrebbero dovuto introdurci nell’argomento ma che si sono invece distinti per la ripetizione di notizie già note e per la pochezza informativa per comprendere la novità della loro istituzione previste dalla Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE) in cui alla Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è affidato un ruolo da protagonista nel processo di trasformazione del sistema energetico europeo.
Impalpabile l’esposizione di Alessandro Corbetta della Lega, consigliere e componente della Commissione Ambiente di Regione Lombardia, che ha quantificato in 22 milioni di euro lo stanziamento regionale per le CER. Questo scarso finanziamento servirà per coprire le manifestazioni d’interesse che dovranno essere presentate entro l’anno. È stata comunque annunciata la proroga temporale fino ad aprile 2023.
Scontata la sola lettura di dati che ha fatto Pavarin di APA Confartigianato, priva però di un approfondimento per svelare le ragioni delle dinamiche e delle scelte economiche e geopolitiche che hanno determinato, a partire dal 2019, le impennate dei prezzi delle forniture di energia, insostenibili per famiglie ed imprese (fino a +986% per l’elettricità e +1065% per il gas rispetto al 2004).
Come se non fossimo in grado di comprenderne la gravità e non ci fossimo già mossi di conseguenza, ha concluso suggerendo ai presenti di verificare le condizioni economiche dei contratti che ognuno dei presenti ha stipulato con i distributori e in ultimo di abbassare le temperature delle nostre abitazioni. Inevitabile decidere di stare un poco più al freddo, ma poi, purtroppo si continua a basare il sistema energetico su fonti fossili che risentono di dinamiche non controllabili dai governi, esponendo i consumatori alle fluttuazioni del mercato su prodotti senza futuro in Europa. 
Necessario dare un’idea dell’ordine di grandezza degli interventi che il solo governo Draghi ha messo in atto per fronteggiare il caro bollette (dalla nota di aggiornamento al Def, pubblicata il 30 settembre 2022):
nel corso del 2021 e 2022 circa 62,6 miliardi (3,3 per cento del PIL) di cui 5,5 miliardi (0,3 per cento del PIL) per il 2021 e 57,1 miliardi (3,0 per cento del PIL) per il 2022, inclusivi dei 3,8 miliardi stanziati con la legge di bilancio per il 2022.
Le misure sono raggruppate in quattro categorie: contenimento dei costi delle bollette, bonus sociali per le utenze elettriche e del gas, crediti di imposta per le imprese, riduzione delle accise sui carburanti.
Tra le azioni volte a contrastare il generale aumento dei prezzi, quella più rilevante è senz'altro l'erogazione delle indennità una tantum (9,8 miliardi) a diverse categorie di lavoratori, pensionati e beneficiari di altre prestazioni sociali. A questi vanno aggiunti 9,1 miliardi (decreto Aiuti quater, ultimo trimestre 2022) più 21 miliardi (legge di Bilancio 2023) per i provvedimenti rinnovati dal governo Meloni fino al primo trimestre 2023.
Viene da chiedersi quali effetti si sarebbero prodotti se simili ingenti risorse fossero state investite in efficienza energetica e fonti rinnovabili.

L'attività della Provincia di MB

Inerenti altema della serata i contributi dell’architetto Antonio Infosini, dirigente della Provincia di Monza e Brianza, della dott.ssa Brogi e dell’ing. Bartolomeo in rappresentanza della cooperativa ènostra con cui la Provincia ha attivato un percorso per verificare la fattibilità di progetti di produzione, autoconsumo collettivo e individuale con la costituzione di comunità energetiche rinnovabili.
Per scelta della Provincia, la proposta è rivolta esclusivamente alle piccole-medie imprese del territorio per concretizzare nel breve-medio termine un risparmio sui costi energetici e nel medio-lungo termine l’incremento di impianti da fonti pulite e rinnovabili.
Lo studio di fattibilità si è concluso ipotizzando 4 diverse tipologie pilota (cluster) cui corrispondono diversi scenari d’investimento a seconda dei quali si produrranno benefici economici conseguenti.
Sono stati validati 20 progetti dei 32 presentati, nessuno dei quali nel nostro comune, non essendoci candidature di soggetti medesi. Sebbene quello del legno e arredamento non sia un comparto industriale particolarmente energivoro, lascia comunque perplessi il disinteresse delle aziende medesi a partecipare ad un progetto che offre loro indubbi vantaggi economici e ricadute positive anche in termini d’immagine.
Certo è che le comunità energetiche fanno appello a forme di alleanze e all’assunzione di responsabilità ambientale, economica e sociale che forse la cultura produttiva medese non dispone nella sua completezza. D’altronde per una nascente comunità energetica le imprese del territorio, che dispongono con abbondanza di ampie coperture sugli edifici su cui installare impianti, sono necessariamente una risorsa fondamentale.
Ma non solo alle aziende è rivolto l’invito alla costituzione delle Comunità Energetiche.

Come funzionano le CER
Come hanno esposto i relatori di énostra, tutti, che siano cittadini piuttosto che enti, scuole, cooperative, condomini o amministrazioni, possono apertamente e liberamente aderire in modo revocabile a queste entità giuridiche che permettono di produrre, condividere e consumare energia prodotta da nuovi impianti fotovoltaici (o da altri impianti di energia rinnovabile, per esempio geotermico), basta che si trovino in prossimità dei consumatori.

Sebbene l’Italia abbia da subito recepito la direttiva UE in materia di sostenibilità energetica del 2018, con l’obiettivo entro il 2030 di produrre, anche mediante le CER, fino al 32% del fabbisogno di elettricità da fonti rinnovabili (aumentato al 45% con il recente programma RePowerEu), mancano ancora i decreti attuativi del decreto legislativo di fine 2021 e l’approvazione delle tabelle dei nuovi incentivi da parte dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera). Questo vuoto ritarda l'avvio delle CER.
Delle circa cento CER di cui si conosce l’esistenza, solo alcune unità sono al momento operative. Distribuiscono periodicamente ai loro aderenti benefici economici grazie al risparmio in bolletta e ai più sostanziosi incentivi statali. Un risparmio stimato intorno al 20%, dipendentemente dalla posizione geografica e dal rendimento dell’impianto, per ogni kilowattora prodotto.
La ripartizione del risparmio tra gli aderenti è stabilita liberamente da ciascuna comunità attraverso un contratto e spetta solo per quella parte di energia consumata nella stessa fascia oraria di produzione. Da ciò appare subito chiaro come queste realtà, la cui potenza complessiva non deve superare un megawatt (vale a dire 1 milione di watt che corrispondono per es. a 2500 pannelli FV da 400W ciascuno) con tutti gli utenti collegati alla stessa cabina primaria e che continuano a pagare per intero la bolletta al proprio fornitore di energia, possono essere solo frutto di un equilibrio di interessi diversi, come risultato di uno studio preliminare in cui vengono analizzati attentamente i consumi reali e i loro flussi.
Se sono evidenti i benefici economici stabili e importanti, tali da garantire un ritorno dell’investimento stimato in pochi anni, sono intuibili quelli ambientali co significativa diminuzione delle emissioni di CO2. Dei benefici sociali si stanno accorgendo le amministrazioni comunali promotrici dell’iniziativa.

Cosa sta facendo Meda
L’amministrazione medese segue due filoni.
Quello di puntare a CER con aziende locali che hanno impianti fotovoltaici installati di recente o che intendono installarli. Per ora le disponibilità son tutte da cercare e creare.
L’altra azione, che non ha riscosso successo, è rivolta alla creazione di una comunità energetica con le famiglie delle case di proprietà comunale, sui cui tetti vorrebbero installati pannelli fotovoltaici, a costo praticamente quasi zero, utilizzando i fondi messi a disposizione dalla Legge Regionale 2/2022.

Questa difficoltà, inspiegabile per il sindaco Santambrogio se non con ragioni comunicative, obbliga chiunque si dedichi alla cosa pubblica a qualche riflessione.
Com’è possibile che famiglie, presumibilmente in situazioni di povertà energetica, rinuncino alla possibilità di un risparmio sui consumi delle loro bollette e non forniscano il numero fondamentale della loro fornitura (il pod) per l’attivazione?
Noi ipotizziamo che qualsiasi comunità, non solo quelle energetiche, necessiti di tempo per essere costruita e che servano molteplici sforzi per facilitare la partecipazione e la consapevolezza di chi si vuole coinvolgere. Occorre dotarsi di strumenti adeguati e di una strategia a lungo termine che non ci pare abbiano questa amministrazione e la maggioranza che la sostiene.
Una maggioranza chiusa e indisposta al confronto, che appare inadeguata e impreparata ad affrontare seriamente temi come la transizione ecologica e le disuguaglianze sociali che sono tra loro intrecciati.
E’ il caso per esempio dell’emergenza abitativa che già ante Covid era in crescita preoccupante: rischia ora di divenire un fenomeno non più governabile con gli sfratti che incombono dopo la fine della moratoria (come scritto sui documenti dei Piani di Zona – Ambito territoriale di Seregno, cui Meda fa capo) a cui si deve aggiungere la cancellazione del governo Meloni dalla manovra del fondo sostegno all’affitto e di quello per morosità incolpevole.
É carente il numero di alloggi pubblici e le pessime condizioni di una parte di quelli comunali ne impediscono l’accessibilità e c'è la difficoltà per una parte sempre più numerosa delle famiglie medesi a fronteggiare le spese per l’affitto.
S'è sollecitato l’amministrazione a che ne riordinasse il sistema, aumentasse immediatamente l’offerta con la sistemazione dell’ex CFP per l’housing sociale (da questa giunta ulteriormente rimandata) e tracciasse, mettendola a disposizione, una mappatura puntuale degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per riqualificare e ridurre il fabbisogno energetico del patrimonio edilizio pubblico.
In tale situazione, le comunità energetiche rinnovabili e i fondi del PNRR sono per gli enti comunali indubbiamente un’opportunità e uno stimolo.
A Meda, giocare d’anticipo una partita in solitaria senza preventivamente confrontarsi e dialogare, ha fatto si che la CER non sia stata adeguatamente compresa.
Una buona amministrazione non deve solo curare gli aspetti tecnici e formali ma impegnarsi a creare un tessuto di relazioni solidali e collaboranti costituito da tutti coloro che abitano il territorio e che riconoscono la responsabilità di viverlo insieme. 
Enti e associazioni laiche e religiose che sviluppano temi sociali, ambientali, solidaristici, assistenziali e culturali nell’interesse generale delle comunità in cui operano possono esercitare un ruolo determinante di facilitazione, di garanzia e di coprogettazione.
Sono tre i motivi, coerenti con gli scopi istituzionali delle comunità energetiche, che ci spingono a suggerirne il loro coinvolgimento: le finalità che perseguono, il radicamento territoriale e infine i modelli di governance.
E’ tempo in cui le istanze locali possono fare la differenza purché trovino nuove forme di aggregazione dal basso in grado di attivare percorsi di cittadinanza.
Proponiamo quindi alla cittadinanza intera e a chi a vario titolo la rappresenta l’avvio di un processo partecipativo diffuso con l’apertura di uno sportello dedicato ad informare, ricercando la fattiva collaborazione del terzo settore, degli amministratori e delle proprietà d’immobili (residenziali, commerciali o industriali), e delle parrocchie, cui ricordiamo, il Comitato Scientifico e organizzatore delle Settimane sociali della Chiesa ha rivolto l’appello, lanciato a Taranto lo scorso anno e ripreso dalla Diocesi di Milano nel convegno del 15 ottobre scorso, a favore di «un rapido avvio dei processi necessari a sostenere la nascita di Comunità energetiche rinnovabili».

domenica 14 marzo 2021

MEDA: UN’ AMMINISTRAZIONE SILENTE SULLA VARIANTE AL PGT E SU MOLTI ASPETTI CHE RIGUARDANO L’AMBIENTE

 

Il 7 gennaio scorso Impulsi-Sostenibilità e Solidarietà- ha scritto una lettera al Sindaco di Meda, Luca Santambrogio e all'Assessore ai Lavori Pubblici – Programmazione del Territorio, Andrea Bonacina, chiedendo  delucidazioni sulla variante al PGT vigente deliberata dalla Giunta Comunale (cfr. nr 74 del 17 giugno 2020) e per un aggiornamento sulla nostra proposta di adesione al PLIS GRUBRIA con il conferimento delle aree agricole di Meda Sud

Nessuna risposta è pervenuta, neppure dopo un’ulteriore sollecitazione.

Mentre c’è evidenza che una parte della variante al PGT vigente riguarderà l’adeguamento alla L.R n 18 del 26/11/2019 (peraltro recentemente rimandata all’esame della massima Corte per una valutazione di costituzionalità) e la stesura del nuovo Regolamento Edilizio, non risulta al momento definito e noto cosa comporti nel dettaglio la parte richiamata in delibera relativa alle "zone ricadenti all’interno della perimetrazione del Parco Regionale Groane".
Ci risulta solo un flebile e sommario pronunciamento del dirigente dell’Ufficio Infrastrutture e Territorio che in sede di Commissione Territorio e Ambiente del 24-02-2021, su richiesta di delucidazioni da parte del Consigliere Paolo Tagliabue, ha esplicitato una necessità dell’amministrazione di rivedere le specifiche del piano delle Regole sulle destinazioni d’uso per rafforzare la tutela del Parco.
Un pronunciamento che non è comunque venuto dal livello politico-amministrativo che in merito continua ad essere silente.

C’è però un aspetto che servirebbe chiarire definitivamente se sia o meno compreso nella variante al PGT.
Agli inizi di dicembre del 2020 abbiamo appreso, a seguito della richiesta di chiarimenti d'Impulsi e di Sinistra e Ambiente riguardo l'inesattezza dei confini del Parco Regionale delle Groane nel comune di Meda, non solo come l'Ente Parco intenda procedere nel corso del 2021 alla loro correzione mediante la variante al Piano Territoriale di Coordinamento ma pure che, nella primavera 2017, l’Ufficio Tecnico del Parco con l’allora Assessorato alle Attività Produttive e Ambiente del Comune di Meda, guidato da Claudio Salimbeni, aveva predisposto una proposta di ridefinizione del perimetro del parco che levava l’area urbanizzata di Via Santa Maria ed inseriva ulteriori aree verdi. La modifica non venne concretizzata stante la prossimità della scadenza del mandato amministrativo (maggio 2017).
Uno stralcio con riduzione della superficie per quanto antropizzata, sarebbe grave e preoccupante, priverebbe il parco di un’area filtro con il rischio che venga sottoposta a pressioni insediative per un residenziale di qualità data la prossimità con il polmone verde che in questo caso diverrebbe un benessere esclusivo per pochi.
Sarebbe sicuramente positivo un rafforzamento delle norme e delle regole per una maggiore salvaguardia e conservazione delle aree inserite nel Parco e ad esso prossime così come positiva sarebbe l’inclusione di nuove superfici nel perimetro del Parco Regionale. Assolutamente da evitare che alcune zone del territorio medese, attualmente comprese, ne vengano escluse.

Serve attenzione vera per gli spazi liberi e naturali e per il verde comunale a proposito del quale non v’è notizia del Regolamento del verde Urbano.
Servono atti per rinforzare le tutele sia per tutte le aree interne e limitrofe della Brughiera sia per ciò che resta dei campi quali l’area libera di Meda Sud da conferire nel PLIS GRUBRIA così come suggerito da Impulsi nel corso dell’incontro tenutosi con l’amministrazione nel lontano 29-4-2019. In quell’incontro ci pareva di aver colto nelle parole del sindaco e degli assessori presenti (Bonacina e Mariani) la volontà di accogliere l’invito di Impulsi per l'inserimento con l’impegno per avviarne l'iter. Purtroppo ancora oggi nessun atto s’è concretizzato.
E’ necessario che l’amministrazione chiarisca le sue intenzioni  e quelli che sono gli obiettivi della Variante al PGT vigente. 
Con essa c’è anche l’occasione per procedere con l’inclusione dello spazio libero a Meda Sud nel PLIS Grubria. Sarebbe un’azione tangibile, utile a valorizzarlo e a proteggerlo da minacce di urbanizzazione ed usi impropri, rendendolo effettivamente uno luogo collettivo per la cittadinanza.
Questa amministrazione dimostri di essere all'altezza del ruolo che la strategia dell'Unione Europea riserva agli enti locali. Un ruolo di soggetto fondamentale per la creazione di un futuro sostenibile, che sarà più prossimo nel momento in cui, anche attraverso la formazione e l'educazione ambientale, si possa comprendere il valore aggiunto allo sviluppo del territorio, al pari delle attività produttive e di servizio compatibili, apportato dalle aree tutelate.

lunedì 3 febbraio 2020

VERDE URBANO A MEDA: SERVE UNA STRATEGIA



Nell'affrontare il tema della tutela e dello sviluppo del verde urbano il gruppo di Impulsi-Sostenibilità e Solidarietà ha posto recentemente l'attenzione sulla necessità che sul nostro territorio fortemente urbanizzato (con una densità abitativa di 2824 abitanti per kmq e un consumo di suolo pari al 52%) si rispettino gli obblighi e le enunciazioni che la legge 14 gennaio 2013, n.10, intitolata Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani impone, seppur senza sanzioni, ai comuni con più di 15000 abitanti, Meda compresa.
Sinora a Meda, invece di dare piena rispondenza alla menzionata legge, si preferisce percorrere soluzioni improvvisate quali quelle che hanno portato nello scorso novembre alla decisione di far tagliare una dozzina di pini in buone condizioni lungo la via Trieste e in via Cialdini, angolo via Tiziano.
Il tutto senza nemmeno un parere tecnico qualificato.
Anche la successiva piantumazione con alberi giovani non ha certo compensato il danno causato dall’abbattimento di alberi adulti.
Il taglio è stato generalmente ritenuto eccessivo e privo di adeguate informazioni alla cittadinanza e ha indotto le minoranze, presenti in Consiglio comunale, a protocollare una mozione che, riprendendo quella presentata da Sinistra e Ambiente, purtroppo rimasta inapplicata anche se approvata il 15-12-2016 dal Consiglio Comunale, impegni il sindaco e la giunta alla stesura di un regolamento del verde pubblico e privato.
Il 30 gennaio 2020 la nuova mozione è stata condivisa e votata all'unanimità, senza però definire una data certa d'avvio della procedura. 

Noi riteniamo che, per quanto indispensabile, il regolamento del verde rappresenti, come piano delle regole, solo una parte, sicuramente la più delicata per via delle questioni disciplinari e prescrittive che richiedono equilibrio ed intelligenza, di una strategia che prevede altri dispositivi per una corretta progettazione e per una gestione sostenibile ambientalmente, economicamente e socialmente del verde urbano.
Questi ulteriori strumenti, non alternativi ma complementari, individuati dal Comitato per lo Sviluppo del verde pubblico, istituito ai sensi dell’art. 3 della legge per monitorarne l'applicazione e promuoverne l'attuazione, sono: il Censimento del Verde, strumento conoscitivo essenziale per il bilancio arboreo (art.2), per la programmazione dei servizi, per la progettazione e per la stima degli investimenti economici.
Il Sistema Informativo del Verde, strumento volontario per la gestione informatizzata dei dati inventariati e il Piano Comunale del Verde che è lo strumento che, oltre a disegnare una visione strategica dell’assetto naturale della città, definisce i principi e fissa i criteri d’indirizzo per la realizzazione di aree verdi pubbliche nell’arco della futura pianificazione urbanistica generale (art. 6, comma 1 lettera e della Legge 10/2013). E' evidente a questo punto che a tutti i soggetti direttamente coinvolti, come il municipio, e a quelli che si sentissero chiamati in causa, come i gruppi d’interesse locali e i cittadini attivi sull’ambiente, sarà chiesto uno sforzo anzitutto nell'approccio che non potrà non prescindere dalla prospettiva, dagli obiettivi e dalla metodologia delineati dalla strategia.
In secondo luogo nello stanziamento di risorse che a regime dovrà auspicabilmente essere pari al 3% del bilancio ordinario comunale.
Per far sì che i costi d'avvio si evolvano in investimenti produttivi (affermazione verificata e avvalorata in numerose pubblicazioni e convegni scientifici), occorrerà inevitabilmente investire nelle persone; in tutte quelle attente e interessate all'ambiente e più in generale alla collettività e disposte a collaborare e a essere utili.
All'amministrazione il compito di individuare le più preparate professionalmente e quindi a separare, a nostro avviso, l'ufficio ecologia/ambiente dall’Area Infrastrutture e Gestione del Territorio da cui oggi dipende, nominando, se le condizioni di legge lo permettessero, un responsabile del servizio verde che abbia competenze tecniche in materia (un dottore agronomo o forestale) o se ciò non fosse attualmente possibile, in attesa di pubblicare il bando, si formino uno o più tecnici del verde tra coloro che si proponessero per il ruolo.
Perché la sfida sia accettabile e i risultati attesi alla portata, sarà importante ricercare la collaborazione del Comitato per lo Sviluppo che per legge deve supportare i comuni; si utilizzi la comunicazione per sensibilizzare i cittadini mediante azioni mirate e differenziate a seconda dei soggetti.
Decisivo sarà il loro attivo coinvolgimento, come pure delle scuole, dei gruppi, delle associazioni, dell'ente parco Groane-Brughiera nella gestione e valorizzazione partecipata di questo importante bene comune.
Ci auguriamo che si giunga al prossimo 21 novembre, Giornata Nazionale degli Alberi, senza altri inutili e dannosi tagli affinché possa anche a Meda essere celebrata questa giornata con un effettiva e concreta volontà di tutela e con azioni reali che accrescano e proteggano il nostro patrimonio arboreo.
Esistono dunque opportunità innovative che andrebbero colte e applicate anche se sinora a Meda, continua a mancare, tanto nelle discussioni che nelle decisioni, la consapevolezza dell'importanza di una politica ambientale pubblica non separata da quelle di controllo dello sviluppo economico.

Meda 3-2-2020

Per il gruppo di IMPULSI – SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ

I portavoce
Gianluigi Cambiaghi
Alberto Colombo

martedì 14 gennaio 2020

DOV' È FINITO L’IMPEGNO DELL’AMMINISTRAZIONE MEDESE PER TUTELARE L’AREA LIBERA DI MEDA SUD ?


Comunicato stampa

Nell'incontro con l'amministrazione comunale del 29 aprile 2019 avevamo colto nelle parole del sindaco Santambrogio e degli assessori presenti (Bonacina e Mariani) la volontà di accogliere la proposta di Impulsi per l'inserimento dell'area verde agricola di Meda Sud nel PLIS GruBria con l’impegno  per avviarne l'iter d’inclusione.

All’oggi, non vi è nessuna azione formale nè tantomeno nessuna comunicazione in merito.

Dal primo confronto del 29 di aprile e da una nostra seconda richiesta di incontro del 26-09-2019 il tempo è passato e non ci risulta vi sia stato neppure l’inoltro di una lettera preliminare d'intenti all'ente parco con la quale costruire un percorso di avvicinamento e conoscenza.

In data 17/12/019 abbiamo tuttavia rinnovato all’Amministrazione la richiesta per un momento di confronto rispetto alle azioni allora proposte dal nostro gruppo ma ancora non v’è alcun riscontro di merito.

Constatiamo, con amarezza, come ancora una volta si disattendano le istanze, anche quando, paradossalmente queste richieste sono condivise e volte a tutelare un territorio e un paesaggio che ha subito da parte dell'uomo un processo, ancora in atto, di profonda trasformazione. 
Cambiamenti che hanno consumato pesantemente il suolo libero e compromesso la relazione con l'ambiente di cui è una risorsa fondamentale.

Non conosciamo i motivi di questa inerzia.Non sappiamo se l’amministrazione ritiene complesso l’iter visto che, con ogni probabilità, l'individuazione di aree da aggregare al PLIS dovrebbe passare con una variante – semplificata o ordinaria al PGT - e concluso con una deliberazione del consiglio comunale o se perchè ci troviamo di fronte al caso di una politica che non è semplicemente in grado o non vuole di gestire e programmare l'operatività degli uffici competenti.Qualunque siano le ragioni, noi d'Impulsi - Sostenibilità e Solidarietà riteniamo che il Municipio rimane lo spazio in cui i cittadini possano concretamente partecipare alla realizzazione del proprio futuro per il fatto che si tratta del livello istituzionale non solo a loro più prossimo ma perchè decisamente appropriato. Certo è essenziale che le amministrazioni vadano oltre i meri annunci e le promesse che tali rimangono e che l’Istituzione e la macchina amministrativa smettano di porsi solo come autorità e centro di potere tradizionale, relegando la tutela dell’ambiente e degli ultimi spazi liberi quasi a fastidiose incombenze.



Il gruppo di IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ


Le aree verdi libere a Meda Sud (quartiere Polo) da aggregare al PLIS GRUBRIA
Sul Cittadino del 18-1-020


Su Medinforma del 16-1-020



Sul Giornale di Seregno del 28-01-020 





martedì 29 ottobre 2019

IL VERDE URBANO: UN PATRIMONIO DA VALORIZZARE E SVILUPPARE ANCHE A MEDA


Se da un lato aumenta la consapevolezza che il verde urbano, in particolare la componente arborea, ha per la qualità della salute e benessere dei residenti un ruolo estremamente importante, dall'altro non possiamo che constatare come l’ amministrazione medese, al pari di molte altre, sinora lo consideri, nella programmazione economica e territoriale, un elemento trascurabile, preso in considerazione solo quando si devono soddisfare standard urbanistici obbligatori.
Si tende ad ignorare come scelte amministrative attente nel settore producano non solo vantaggi climatici e sanitari ma anche occupazionali, sociali, culturali ed immobiliari per ognuno dei quali esiste un’ampia documentazione.
A Meda, le norme che trattano il verde urbano cioè quello proprio dentro il tessuto urbano edificato, sono sinora circoscritte a un solo articolo nel regolamento edilizio (art.69) e a due articoli (51 e 52) del Piano delle Regole del PGT.
Eppure, la legge L.10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani “ da indicazioni per i comuni con più di 15000 abitanti per valorizzare ed incrementare il patrimonio arboreo cittadino. 
IMPULSI SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ intende promuovere le enunciazioni e gli obblighi di questa legge dello Stato e a tale scopo, indica all'amministrazione un percorso che accetti il confronto, coinvolga i cittadini, le associazioni, l'ente parco e le scuole di ogni ordine e grado, individui le competenze, assegni fondi per le necessarie collaborazioni tecniche e giunga, con intelligenza e raziocinio, alla definizione di un regolamento del verde e alla sua manutenzione.
Di fatto non di rado sono gli stessi cittadini a chiedere di poter essere coinvolti nella gestione del verde, nella sua cura e manutenzione, nel recupero di aree lasciate al degrado e all’incuria.
Ne abbiamo esempi oggi, nell’esperienza degli orti condivisi di via Libertà, nella cura delle aiuole e del parco del quartiere Polo di Meda Sud.
Si tratta di luoghi dove oggi, alcuni cittadini, riuniti in associazione o singolarmente, si prendono volontariamente cura di spazi liberi così come nel recente passato avvenne sull’area della Zoca de’ Pirutit, quest’ultima inserita in un contesto di tutela ambientale.
In questi casi non sempre i provvedimenti adottati dalle amministrazioni rispondono alle esigenze e aspettative dei promotori o alle sollecitazioni delle associazioni ambientaliste e partitiche; capita a volte che le scelte amministrative vadano addirittura nella direzione opposta come nel caso del taglio di una dozzina di alberi in via Seveso nell’agosto del 2016.
Taglio che, oltre alle legittime proteste, indusse Sinistra e Ambiente a presentare in Consiglio comunale la mozione per redigere un regolamento di tutela del verde urbano. Mozione approvata il 15-12-2016 dal Consiglio ma rimasta sinora inapplicata.
L’amministrazione dovrebbe dunque porsi l’obiettivo della protezione del verde nell’area urbanizzata mirando al raggiungimento della condizione suggerita dalla direttiva delle Nazioni Unite UN-HABITAT di 15mq di copertura arborea per abitante, quota necessaria per garantire sufficiente ombra, limitazione d’inquinanti, adattamento agli eventi climatici nel nostro centro abitato.
Potrebbe essere il primo passo cui far seguire interventi sia di grosse sia di piccole dimensioni, per un progetto con successiva realizzazione di un “bosco urbano” sulle residue aree verdi rimaste libere da acquisire al patrimonio pubblico ai sensi della pianificazione della variante al PGT approvata nel 2016.
L’applicazione di quanto previsto nella Legge10/2013, permetterebbe di rispondere efficacemente alla domanda su come è possibile raggiungere ai diversi livelli temporali (annuale, piuttosto che a medio o a lungo termine) gli obiettivi prefissati, allineando le attese delle persone con le esigenze tecniche e finanziarie cui devono far fronte gli amministratori.
Un buon inizio sarebbe di rispettare gli obblighi che la legge 10/2013 impone ai comuni: porre a dimora un albero per ogni neonato e realizzare un bilancio arboreo a fine mandato (art.2).
Purtroppo, anche su questo obbligo, ancora oggi, il Comune di Meda risulta totalmente inadempiente.
 
https://photos.google.com/share/AF1QipMZ7Qh_4Mjfi79kbeDbCcbmeOHciETCTl1vtOgdQPosRNirXjBHAQPz631TiI0vCg/photo/AF1QipN7TuVFZ7bUFGNQJwuQqANdAsQ1M9SRwfbuiSQy?key=NUFpbDY3TjgxQlhISmNPV1hYT3Rvc0daX3g5MmN3

venerdì 27 settembre 2019

IMPULSI-SOSTENIBILITÀ E SOLIDARIETÀ TORNA A CHIEDERE AZIONI CONCRETE ALL’ AMMINISTRAZIONE PER TUTELARE AMBIENTE E VIVIBILITÀ


Sono passati alcuni mesi dall’incontro del 29 aprile 2019 tra il gruppo di IMPULSI- SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ con il Sindaco Luca Santambrogio e gli assessori Bonacina e Mariani.
All’oggi nulla è dato di conoscere a noi e ai cittadini medesi sull’invito, fatto da IMPULSI all’amministrazione medese, a cogliere le opportunità, che i tempi e le risorse attuali favorirebbero, per portare a compimento, a beneficio della collettività, quelle questioni da troppo tempo in sospeso - fruizione del parco di Villa Traversi e della Zoca dei Pirutitt, istituzione del museo del mobile, accorpamento di un’area verde al PLIS GruBria e controllo del ciclo dei rifiuti
È giunto dunque il momento per chiedere una verifica rispetto alle azioni allora proposte dal nostro gruppo.
In data 26-9-019 abbiamo dunque protocollato una richiesta d'incontro al Sindaco Luca Santambrogio e agli assessori alla partita.
In particolare, ci soffermiamo sulla richiesta, giudicata percorribile dall’Amministrazione, di inserire l’area verde del quartiere Meda Sud nel Parco Locale Sovraccomunale (PLIS) GruBria, nato dalla fusione di due PLIS – il Grugnotorto Villoresi e il Brianza Centrale.
Purtroppo, alla data attuale, ci risulta che non sia stata ancora intrapresa alcuna azione utile ad avviare l’iter d’inclusione nel PLIS.
Un’inclusione che creerebbe le condizioni affinché anche quest'area, confinante con i terreni del parco sovraccomunale con i quali condivide caratteristiche , inquadramento e classificazione nel Piano Territoriale Coordinato Provinciale (PTCP), possa essere  efficacemente protetta contro minacce di urbanizzazione ed usi impropri, divenendo nei fatti uno spazio verde collettivo per la cittadinanza.
Non si può oltretutto dimenticare che la provincia di MB continua a mantenere il triste primato di provincia d’Italia più cementificata, con un consumo di suolo pari, nel 2019 (rapporto ISPRA) al 40.98 % e con il Comune di Meda che nel 2018 aveva il 51,80% del suo suolo urbanizzato.
Un dato il cui significato per Meda è drammatico: estrapolando la porzione boschiva collinare, per buona parte inserita nel Parco Regionale Groane-Brughiera, la superficie comunale nel parte più pianeggiante risulta, fatto salvo residui e interclusi fazzoletti (in via Manzoni, in via Indipendenza, in via Trieste, e a Meda sud) , ormai completamente urbanizzata o con previsioni edificatorie approvate nel PGT.
Rimangono piccoli spazi, completamente circondati dal cemento, la cui acquisizione al patrimonio pubblico è prevista con la Variante al PGT applicando la perequazione cioè l’acquisto di volumetrie aggiuntive da utilizzare su altre ambiti.
Insomma, lo stato di fatto è sconfortante ed è per questo che è necessario salvare e tutelare l’area di Meda Sud inglobandola nel PLIS GruBria.

La mappa che mostra la situazione medese

Meda 26-09-019

IMPULSI- SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ

sabato 18 maggio 2019

IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ CHIEDE DOCUMENTAZIONE AL PARCO REGIONALE GROANE-BRUGHIERA E AL COMUNE DI MEDA SULLA RIMOZIONE DELLA DIFFORMITÀ DEI CONFINI DEL PARCO

Come anticipato all'amministrazione medese nell'incontro del 29-4-019, il gruppo IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ ha inviato a mezzo PEC una richiesta di informazioni e di documentazione riguardanti le azioni intraprese dal Comune di Meda per correggere la difformità dei confini del Parco Regionale Groane-Brughiera rispetto alla perimetrazione del PLIS Brughiera e allinearli.
Si tratta di una criticità emersa nel giugno 2018 di cui s'è ne è occupata anche Sinistra e Ambiente - vedi il post: A MEDA I CONFINI DEL PARCO REGIONALE NON COINCIDONO ESATTAMENTE CON QUELLI STABILITI DAL CONSIGLIO COMUNALE  .
Ultimamente, rispondendo ad un'interrogazione consiliare del Polo Civico, l'amministrazione aveva esplicitato, in data 31-1-019, di aver coinvolto al proposito l'Ente Parco Groane-Brughiera che a sua volta aveva espresso la possibilità di far effettuare la rettifica attraverso una procedura concertata con gli uffici di Regione Lombardia.
E' passato del tempo ed è quindi ora opportuno ritornare sull'argomento chiedendo informazioni chiare ed esaustive, la necessaria documentazione atta a certificare le azioni effettivamente intraprese dall'amministrazione e dall'ufficio comunale preposto e augurarsi che l'iter regionale sia formalmente avviato.
La richiesta è stata protocollata il 2-5-019 sia al Comune di Meda sia all'ente Parco Regionale Groane-Brughiera.


mercoledì 8 maggio 2019

IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ HA INCONTRATO L'AMMINISTRAZIONE MEDESE E DISCUSSO DI PROPOSTE E CRITICITÀ



Lunedì 29-04-2019, nel palazzo comunale, si è svolto l’incontro tra i portavoce di IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ e l’amministrazione medese, presente con il Sindaco Luca Santambrogio e gli Assessori Andrea Bonacina e Fabio Mariani. 
L’incontro era stato richiesto da IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ per un’interlocuzione su proposte e criticità medesi.
La proposta di aggregare un terreno libero di Meda Sud al PLIS Brianza Centrale è stata valutata complessivamente come praticabile da parte del Sindaco, che condivide anche le finalità di tutela di quest’area residua, contigua al PLIS Brianza Centrale. 
Una superficie, che seppur minima (vedi sopra), è comunque classificata nel PTCP provinciale come Area Agricola Strategica e inserita nella Rete Verde.
C’è un impegno da parte dell’amministrazione ad agire e ad avviare in tempi brevi l’iter con le iniziali e dovute comunicazioni al PLIS Brianza Centrale e/o con il neonato PLIS unificato Brianza Centrale - Grugnotorto (GruBria).
Sarà anche necessaria la verifica di un Piano Attuativo su area limitrofa che ha ancora un anno di vigenza.
IMPULSI - SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ ha chiesto espressamente di essere costantemente informata rispetto alle azioni che l’Amministrazione medese intraprenderà.
Sulla possibilità di definire con la proprietà privata l’apertura e la fruizione del Parco di villa Traversi, l’amministrazione ha giudicato superata e non più applicabile la vecchia e mai attuata convenzione degli anni ’80.
Per il parco servirebbero, a detta degli amministratori, adeguamenti e manutenzione arborea consistente ragion per cui l’intenzione è di utilizzare Bandi, sia di fondazioni sia regionali, per accedere a finanziamenti. 
Quella della partecipazione ai bandi per ottenere fondi utili a intervenire sul patrimonio costituito dal Parco di villa Traversi è una strada già percorsa, senza risultato, nel 2013. 
Si trattava allora del bando di Fondazione Cariplo “Valorizzare il patrimonio culturale attraverso la gestione integrata dei beni” con il Comune di Seveso a far da capofila e con Barlassina, Meda e la Parrocchia di Cogliate come partner. 
La strada dei bandi non è evidentemente semplice da percorrere poiché richiede un loro monitoraggio costante per censire le opportunità di finanziamento offerte nei settori tematici e una adeguata e consolidata esperienza nella presentazione progettuale.
Per la Zoca dei Pirutitt e il proposito di aprire con la proprietà privata un tavolo di discussione onde  trovare soluzioni di fruibilità e mantenimento ambientalmente compatibili, c’è attendismo e scarsa convinzione.
Dopo il contenzioso legale, rapporti pessimi con la proprietà rendono complicata l’interlocuzione tra soggetto pubblico e privato.
Certo servirebbe perlomeno provarci coinvolgendo anche l’ente gestore del Parco Regionale Groane-Brughiera di cui l’area fa parte.
Su questo punto l’amministrazione non esclude comunque di provarci, senza però definire delle tempistiche di azione.
Per quanto riguarda l'introduzione del sacco blu microchippato, i numeri a disposizione dell’amministrazione mostrano un aumento della percentuale di raccolta differenziata con un picco iniziale attorno al 70% ora stabilizzatosi attorno al 65%, con un incremento particolare sulla carta.
IMPULSI ha fatto notare la mancata distribuzione di un documento informativo e d’istruzioni multilingua, utile a facilitare la comprensione del nuovo sistema di raccolta alle persone e ai nuclei di differente nazionalità.
Servirà inoltre capire e sapere se l’intera frazione differenziata è  indirizzata all’effettivo riuso.
Su quest’argomento, IMPULSI si propone di avviare analisi di approfondimento.
Abbiamo interpellato i presenti anche sul tema del museo del mobile, per quanto l'argomento non fosse previsto nella richiesta d'incontro. Riteniamo questa istituzione, come formulata e strutturata anni fa anche dall'allora assessore Santambrogio (museo diffuso etc), un'occasione importante ed utile per il comune di Meda per i motivi elencati nell'articolo ad esso dedicato nel blog. Abbiamo colto un interesse non solo nella persona, prevedibile, del sindaco, ma soprattutto nell'assessore Mariani, il quale pur non entrando in particolari, attraverso la sua esposizione ci ha dato modo di apprendere come la questione fosse già oggetto di approfondimento e di valutazioni da parte loro. Per parte ns abbiamo ribadito come, ancora oggi, Meda rappresenti un unicum nel suo genere per la presenza di industrie, artigianato e CFP; a memoria e a sostegno di queste competenze che l'amministrazione dovrebbe, secondo noi, proporre a tutti gli attori coinvolti l'opportunità di dotarsi di un museo che non sia, come espresso anche da Mariani, che ha tra l'altro citato il lavoro svolto nel recente passato da uno dei proponenti, una semplice esposizione di oggetti.
Nell'incontro c'è stato anche in uno scambio d’informazioni concernenti la difformità dei confini del Parco Regionale Groane-Brughiera rispetto all’originaria perimetrazione del PLIS e a quanto definito nelle delibere consiliari.
Situazione che esclude alcune piccole porzioni dalla tutela regionale (vedi sotto).
La mappa webgis con le aree più evidenti escluse dalla tutela regionale per difformità di confini 
(verde PLIS, arancio Regionale)
L’amministrazione ha ribadito (come già risposto ad una interrogazione consiliare) di aver attivato le necessarie comunicazioni per la correzione e l’allineamento dei confini.
Il gruppo IMPULSI ha annunciato una doppia azione di richiesta d’informazioni e documentazione nei confronti dell’Ente Parco Regionale e dell’Amministrazione medese atto a verificare l’effettivo avanzamento dell’iter correttivo.
La richiesta è stata protocollata il 2-05-019.

Meda 8-5-019
IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ

sabato 6 aprile 2019

IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ SOLLECITA L'AMMINISTRAZIONE PER L'INCONTRO CHIESTO A FEBBRAIO


Sono quasi 2 mesi da quando il gruppo IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ ha depositato al protocollo una richiesta di incontro con il Sindaco di Meda Luca Santambrogio, l' Assessore ai Lavori Pubblici, Programmazione del Territorio Andrea Bonacina e l'Assessore alla Cultura, Programmazione Economica, Ambiente, Attuazione del programma Fabio Mariani.
Era il 12-2-2019.
All'oggi, pur avendo letto sulla stampa locale dichiarazioni di disponibilità del Sindaco, ancora nessun riscontro, nessun contatto è arrivato dagli amministratori medesi.
Abbiamo pertanto protocollato una nuova richiesta con un sollecito.
Verificheremo nei fatti se esiste o meno la volontà dell'Istituzione per un confronto sulla volontà di tutelare l'ambiente e il territorio.

Inviata a mezzo PEC e protocollata il 28-3-019 

Att.ne
-Sindaco di Meda LUCA SANTAMBROGIO
-Assessore ai Lavori Pubblici – Programmazione del Territorio ANDREA BONACINA
-Assessore alla Cultura, Programmazione Economica, Ambiente, Attuazione del programma
  FABIO MARIANI

Oggetto: richiesta di incontro

In data 12-02-019 abbiamo protocollato una richiesta di incontro con Sindaco e Assessori alla partita.
Era ed è nostra intenzione argomentare e dialogare su alcune proposte che abbiamo per sommi capi illustrato nella stessa comunicazione.
Quanto da noi scritto è stato anche ripreso dalla stampa locale (Il Cittadino e Il Giornale di Seregno) oltre che da alcuni siti web.
Proprio nell’articolo de Il Cittadino del 23-02-019, vengono riportate le parole del Sindaco che assicuravano l’accoglimento della richiesta d’incontro trovando una data condivisa affinché possano presenziare anche gli Assessori.
Per questo, ci permettiamo di avanzare un promemoria e un sollecito rinnovando la nostra richiesta affinché ci si possa quanto prima incontrare.

Restando in attesa di cortese riscontro

I portavoce di IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ

Gianluigi Cambiaghi
Alberto Colombo

giovedì 14 febbraio 2019

IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ CHIEDE UN INCONTRO ALL'AMMINISTRAZIONE MEDESE PER CONFRONTARSI SU ALCUNE PROPOSTE DEL GRUPPO


Il gruppo IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ, il 12-02-019, ha protocollato e inoltrato a mezzo Pec una richiesta di incontro al sindaco di Meda, Luca Santambrogio, all'assessore ai Lavori Pubblici – Programmazione del Territorio, Andrea Bonacina e all'assessore alla Cultura – Programmazione Economica – Ambiente – Attuazione del programma, Fabio Mariani.
Nell'avviare la propria attività, il gruppo intende iniziare un confronto con l'Amministrazione partendo da alcune proposte riguardanti peculiarità e problematiche del territorio cittadino.
Per questo il testo inviato chiede di discutere sulla tutela delle residue aree libere nel quartiere Polo (o Meda Sud), d'una fruizione del Parco di Villa Traversi a mezzo convenzione, della Zoca dei Pirutit.

Inviato a mezzo Pec e protocollato il 12-2-019

Meda 12-02-019

Att.ne
-Sindaco di Meda LUCA SANTAMBROGIO
-Assessore ai Lavori Pubblici, Programmazione del Territorio ANDREA BONACINA
-Assessore alla Cultura – Programmazione Economica, Ambiente, Attuazione del programma FABIO MARIANI

Oggetto: richiesta di incontro

PREMESSA: CHI SIAMO

IMPULSI – SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ è un Movimento politico nato per favorire  l’attività sociale e politica a Meda con idee e proposte basate sui principi della SOSTENIBILITÀ ambientale e della SOLIDARIETÀ sociale
Ulteriori informazioni, proposte e riflessioni di  IMPULSI – SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ sono disponibili sul blog: https://impulsi-sostenibilitasolidarieta.blogspot.com/

Con questa premessa che sintetizza chi siamo e quali sono i principi della nostra attività, siamo a chiedere un incontro con Sindaco e assessori alla partita per illustrare, argomentare e dialogare su alcune proposte  che poniamo all’attenzione di questa amministrazione, anche per avviare un confronto con il livello Istituzionale del nostro comune.

ADERIRE AL PLIS BRIANZA CENTRALE includendovi una area verde del quartiere Meda Sud.
Diverse Comuni hanno avuto modo di approfittare di questa realtà che una ventina di anni fa ha salvato i seregnesi dal degrado totale dell’espansione senza freni della loro città. L'amministrazione seregnese di allora decideva di tutelare superfici libere a vantaggio degli abitanti e delle generazioni a venire. Una scelta che ha pesato e pesa molto positivamente sulla qualità della vita dei seregnesi di oggi, che possono, usando la bici o anche solo le proprie gambe, fruire dei grandi spazi verdi della Porada o del Meredo o di altri quartieri.
Quella decisione di tutela fu coraggiosa e lungimirante ed era stata pensata aperta all'ampliamento del perimetro includendo anche spazi liberi dei Comuni confinanti.
Il parco sovracomunale della Brianza Centrale indicava una strada, ma nella Brianza dei campanili in competizione, nonostante gli sforzi di associazioni e comitati, quella strada è ancora da percorrere.
Purtroppo le amministrazioni medesi non hanno mai concretizzato la tutela delle residue aree di verde fuori dalla zona collinare, affiancandole a quelle seregnesi ad ampliamento di un Parco esistente. Nella nostra città si è preferito cementificare i campi ai confini di Ceredo e Meredo, e non solo, in cambio di entrate per pronto consumo.
Oggi non restano che pochi fazzoletti di terra contigui o prossimi ai confini del PLIS Brianza Centrale.
La nostra proposta all'amministrazione è quella di decidere ed agire con i necessari passaggi nel senso della tutela di queste residue superfici, accorpandole al PLIS Brianza Centrale.
Le forme possono essere  poco dispendiose e si possono considerare anche microaree che sopravvivono qui e là (brughiera a parte evidentemente), non necessariamente contigui.

IL PARCO DI VILLA TRAVERSI
A metà degli anni Ottanta, l'amministrazione di allora stipulò con la famiglia Antona Traversi una convenzione per l'apertura al pubblico e la fruizione del parco della omonima villa. Quella convenzione, stipulata e quindi entrata in vigore non trovò mai effettiva attuazione perché l'amministrazione non onorò l'impegno di dare sistemazione a percorsi, manutenere alberature e arredi,  occupandosi di quanto necessario per rendere fruibile un parco urbano.
Ai giorni nostri una apertura e una fruizione del parco di Villa Traversi risulterebbe molto utile data la progressiva e drastica riduzione degli spazi verdi raggiungibili a piedi e lo svuotamento del nostro centro storico. Va considerato poi che la zona di Villa e Parco Traversi potrebbe essere il fulcro attrattivo dell’intero centro storico, che ore versa in condizioni di pesante criticità, consentendone una riqualificazione, anche con l’istituzione delle “aree ambientali” a traffico limitato o ciclopedonali così come enunciato nel Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU).
Ora è il caso che l'amministrazione che guida la città provi a rinnovare, oltre trent'anni dopo, il tentativo, con intenzioni più serie di allora, di concludere un accordo nello stesso spirito di collaborazione di un tempo.

LA ZOCA DE' PIRUTITT
Sono note a tutti le vicende giudiziarie che hanno portato all'abbandono della Zoca de' Pirutit, restituita alla natura rispetto a come è stata conosciuta dai medesi.
La proprietà ha interrotto, ogni rapporto con l'istituzione e con chi quello spazio e le strutture connesse aveva organizzato e curato. La Zoca è stata per diversi decenni: luogo di ritrovo quotidiano per molti, di aggregazione per amici di ogni giorno e per coloro che vi si recavano saltuariamente, di sosta durante passeggiate brevi e lunghe arrivando dalla città o dai sentieri della brughiera. È stato anche il luogo per molti insegnanti di educare i bambini alla scoperta della natura. La vita quotidiana in quel luogo, il costante lavoro di manutenzione dei molti volontari che vi si dedicavano ogni giorno e strutture e arredi che la costituivano non offendevano il contesto più selvatico che la circondava.
Ora l'amministrazione potrebbe, anche in questo caso, almeno "provarci" a confrontarsi con la proprietà, avendo in mente una qualche forma di ritorno a ciò che era, cercando di ragionare con essa su cosa sarebbe possibile fare e a quali condizioni.
Certamente non sono pensabili  scambi con un impatto negativo sulla natura di quel luogo e della brughiera intorno, ora finalmente tutelata da un Parco Regionale e con la necessità del coinvolgimento di un ente dalla cui volontà non si potrà prescindere. 
La proposta è quindi per un tentativo di approccio Comune-Proprietà che restituisca quel luogo per ciò che era, anche se magari, forse necessariamente, in forme giuridicamente e concretamente diverse ma comunque sostenibili.

Cogliendo l’occasione, vorremmo poi evidenziarvi alcuni suggerimenti sull’introduzione del sacco microchippato e fare un punto di massima sull’argomento autostrada Pedemontana Lombarda.

Restando in attesa di cortese riscontro

I portavoce di IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ

Gialuigi Cambiaghi e Alberto Colombo

La localizzazione dei punti su cui  IMPULSI-SOSTENIBILITÀ e SOLIDARIETÀ chiede un confronto all'Amministrazione.