In Provincia di Monza e brianza, dopo un'apertura in pompa magna con la presenza anche di un Ministro, s'è presto andata delineando la situazione della Questura di Monza, dove gli uffici Immigrazione e Richiedenti Asilo sono sottorganico.
A farne le spese sono tutte le persone di origine straniera che devono ottenere o rinnovare il loro titolo di soggiorno.
Le tempistiche per ottenere il documento sono lunghissime e in media si attestano attorno ai 24 mesi.
Questo disservizio, questa attesa crea un'infinità di problemi perchè per molte persone questo documento è essenziale per ottenere o mantenere un lavoro, per l'iscrizione al Servizio Sanitario, per gli spostamenti, per le pratiche anagrafiche etc.
Per questo è stata lanciata una petizione che verrà poi indirizzata al Ministero dell'Interno, al Ministero della Salute, alla Prefettura di Monza e Brianza, alla Provincia di Monza e della Brianza e ai Sindaci
dei Comuni della provincia.
Le tempistiche della Questura di Monza riguardo i rinnovi e i rilasci dei titoli di soggiorno per lavoro, famiglia, carte di soggiorno hanno superato i 24 mesi di attesa, una situazione inedita per la nostra provincia, ma anomala rispetto a tutto il territorio nazionale.
Per una richiesta inviata oggi tramite posta, la Questura non è in grado di dare un appuntamento prima di settembre/ottobre 2022.
Immaginiamo per un attimo se questo tipo di ritardo fosse relativo, per esempio, al rilascio o al rinnovo delle carte di identità da parte degli uffici anagrafe dei Comuni, pensiamo al disagio che si ripercuoterebbe sulla vita quotidiana dei cittadini e delle comunità. Tutto si fermerebbe: certificazioni, assistenza sanitaria, viaggi, ecc.
Non si era mai arrivati prima a una attesa di tale portata. Tutto ciò ha pesanti conseguenze sulla vita dei cittadini migranti e delle loro famiglie, ma anche sui servizi sanitari territoriali e sulle relazioni interne a tutta la comunità, nel lavoro e nella vita sociale.
- Rinnovo della tessera sanitaria: con la ricevuta e il permesso scaduto la tessera sanitaria viene rinnovata provvisoriamente ogni 6 mesi, questo costringe le persone a recarsi più volte al rinnovo durante l'attesa del nuovo permesso.
- Inserimento nuovi nati: i nuovi nati otterranno un documento di identità (permesso individuale) più di un anno e mezzo dopo la nascita, con evidenti problematiche rispetto alla scelta del pediatra, ai servizi per la prima infanzia e ai viaggi nel paese di origine.
- Viaggi: il permesso scaduto e la ricevuta non consentono il transito in area Schengen, il problema è per tutti quei cittadini che vogliono tornare al paese di origine, ma non hanno vettori che effettuino il volo diretto dall'Italia e per tutti i lavoratori che si devono recare in altri paesi europei per esigenze connesse alla loro professione o, ancora, gli studenti che devono andare in gita scolastica all'estero.
- Contratti di lavoro: molto spesso, i datori di lavoro non eseguono nuove assunzioni a fronte di permessi di soggiorno scaduti e in presenza di ricevute datate molto tempo prima: essi, infatti, non sono a conoscenza di come tali ritardi non siano da imputare ai lavoratori ma alla grave carenza di personale negli uffici preposti.
Il disagio si ripercuote in modo molto pesante sulla programmazione della vita quotidiana delle persone: lavoro, salute, viaggi, e si traduce anche in una discriminazione nei riguardi dei cittadini stranieri residenti nella nostra provincia costretti ad attendere anni per della documentazione che nelle provincie limitrofe viene rilasciata in pochi mesi.
Chiediamo, ancor più nell'ambito di una emergenza sanitaria, di intervenire immediatamente con risorse e personale per ridurre drasticamente le tempistiche di trattazione delle pratiche, dato che il ritardo nell'ottenimento del permesso lede il diritto di soggiorno, alla salute e al lavoro dei cittadini residenti nella nostra provincia.
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